All’ISSR, da qualche sabato si sta svolgendo un corso di formazione dal titolo “Le ferite di Cristo tra teologia e arte”. Non solo Cristo fu ferito dal tradimento dei suoi, dall’incontro con i malati e dalla condanna a morte, ma anche l’uomo spesso è definibile come vulnerabile.
Vulnerabilis: è questo il tiolo di un’interessante iniziativa in collaborazione con la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti. Nella suggestiva cornice della cappella dell’Immacolata Concezione del palazzo del Seminario di via XX Settembre 83 verranno esposte cinque opere, recentemente realizzate, che interpretano le ferite dell’umano e del sacro, con il linguaggio della pittura, della scultura e della fotografia. Clicca qui per scaricare la locandina.
Venerdì 19 novembre alle ore 18.00 si terrà l’inaugurazione di questa piccola mostra, che sarà visitabile anche dalle 14.30 alle 18.30 a partire da sabato 20 sino giovedì 25 (esclusa domenica 21). Dopo i saluti istituzionali del Direttore dell’ISSR, don Germano Galvagno, della dottoressa Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina, e del dott. Edoardo Di Mauro, Direttore dell’Accademia, i due docenti che hanno proposto il corso di formazione, don Alberto Piola e Federica Avanzato, introdurranno il confronto tra la teologia e l’arte sul tema delle ferite. Enrico Zanellati, conservatore della Pinacoteca Albertina, farà una breve presentazione delle opere in mostra, fornendo alcune chiavi di lettura. Sarà possibile, durante la successiva visita alla mostra, dialogare con i cinque artisti autori delle opere: Ecce homo di Dede Varetto, La pietra ferita di Stefano Merlo, Sasso XL di Bahar H, Corpi segnanti di Elena Radovix, Fractio panis di Gabriele Domenico Casu.
Federica Avanzato