Donazioni

Le attività promosse dal Polo Teologico Torinese presentate in questo sito sono finanziate attraverso le tasse scolastiche degli studenti. Ovviamente le quote non sono in grado di coprire tutte le spese e il passivo viene coperto annualmente tramite un contributo diocesano tratto dall’8 per mille che lo Stato Italiano versa alla Chiesa Cattolica secondo le indicazioni dei contribuenti nel versamento dell’Irpef. Il calo del numero di cittadini che optano per la destinazione alla Chiesa Cattolica e l’aumento delle emergenze pastorali nella Diocesi fa sì che la cifra destinata alle attività culturali del Polo vada progressivamente diminuendo, con la conseguente necessità di reperire altrove le risorse sufficienti per mantenerle in atto.
A partire dal 2016 sono state sostenute spese ingenti per la messa a norma della struttura, che hanno già coinvolto le aule dalla 1 alla 7, oltre alla Sala Artistica e all’Aula Magna, che ospita i convegni. Sono in corso i lavori nelle aule 8, 9 e 10.
La cifra complessiva per questi interventi è di alcune centinaia di migliaia di euro, in parte finanziati dalla Diocesi e dall’ente Seminario di Torino e in parte a carico del Polo Teologico.
La partecipazione dei privati al sostentamento di queste iniziative è un’opera meritoria che contribuisce ad offrire un servizio culturale e religioso di alto profilo a livello cittadino e regionale. Offerte ed elargizioni liberali possono essere versate attraverso l’IBAN indicato a fondo pagina.

 

Lasciti testamentari

«La cultura non serve a nulla, se non a vivere meglio». Tra le tante frasi sull’importanza della cultura, forse questo adagio è quello che meglio rappresenta lo scopo fondamentale della cultura in generale nelle sue varie accezioni e declinazioni: e tra questa la cultura nelle materie ecclesiastiche e teologiche.

Anzi, proprio queste ultime, lungi dall’essere solo più “roba per preti e suore” diventano fondamentali per capire il mondo moderno, nella sua complessità, e per affrontare con ingegno le nuove sfide della globalizzazione: abituandosi ad un penare non solo in forma logica (deduttiva, inferenziale), ma anche in maniera inventiva per astrazioni; a valutare il rapporto tra le posizioni soggettive e l’Altro da Sé; a confrontare diverse concezioni del mondo e della  vita secondo le varie tradizioni, ecc..

Lo studio e l’approfondimento della teologia permettono, infatti, di saper porre domande profonde ed avvincenti, come testimoniano le tante persone, di diversa età ed estrazione culturale, che frequentano la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione parallela di Torino e la sua biblioteca.

Perché questo servizio possa continuare ad essere offerto in condizioni di sempre maggiore adeguatezza ed efficienza è necessario il contributo di tutti. Un modo particolare è la possibilità di finanziare la Fondazione del Polo Teologico Torinese e le sue tante iniziative (corsi, lezioni, presentazioni di libri, convegni, biblioteca, ecc.) attraverso un lascito testamentario. La scelta di destinare una parte del proprio patrimonio con la successione consentirebbe al Polo Teologico di disporre di risorse aggiuntive per il perseguimento delle proprie attività di interesse culturale e teologico.

Purtroppo, secondo tradizione, gli italiani sono restii a redigere testamento (solo il  10% a seconda delle stime): questo sia per la tradizionale concezione di famiglia come perno del sistema sociale, ma anche per  scaramanzia. In ogni caso nei prossimi anni si assisterà all’importante passaggio di ricchezza della generazione dei baby boomer (nati tra il 1946 e 1964) a quella dei Millennial (nati tra il 1981 e il 1996.

Come è stato acutamente osservato dai sociologi, se prima le famiglie avevano l’esigenza di dividere tutto il patrimonio in favore dei figli, oggi il deficit demografico comporta accumulo di patrimonio a fronte di un minor numero di eredi, o addirittura l’assenza di prole. A causa del ridursi della popolazione, senza disposizioni testamentarie, l’eredità si devolverà per legge in favore dei parenti più stretti, poi di quelli più lontani, e infine dello Stato: nell’arco di 10 anni si sestuplicherà il numero di famiglie senza beneficiari.

È pertanto da valutare come opportunità quella di destinare una parte di eredità di cui si può disporre liberamente (non riservata cioè agli eredi legittimari quali il coniuge o la parte dell’unione civile, i figli e i loro discendenti e, in assenza di figli, i genitori) al sostegno della cultura teologica. È possibile lasciare disposizione circa l’assegnazione dei beni immobili/mobili o di somme di denaro, purché sia chiaramente indicato il bene oggetto del lascito e quindi il beneficiario dello stesso: tra l’altro, il Polo Teologico gode per legge di significative agevolazioni fiscali in caso di lascito testamentario.

Ecco un fac simile di lascito testamentario, che deve essere scritto esclusivamente a mano (non a macchina), datato e firmato, a meno che non si voglia recarsi da un Notaio:

«Io sottoscritto (nome e cognome) nel pieno delle mie facoltà mentali dispongo con il presente testamento le mie ultime volontà  e lego alla Fondazione del Polo Teologico Torinese  la somma di denaro di €**** presente sul mio c/c [n°___] presso la Banca ____________ (oppure: il terreno; oppure: il fabbricato) affinché lo utilizzi per lo svolgimento della sua attività».