Si è spento improvvisamente lo scorso 2 gennaio all’età di 70 anni don Umberto Casale, docente del nostro Istituto Superiore di Scienze Religiose. I funerali sono stati celebrati dall’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, il 5 gennaio presso la parrocchia di Racconigi (CN). Docenti, studenti, amici ed ex-alunni si ritroveranno a celebrare una Messa di suffragio per don Umberto giovedì 10 marzo, alle 17,30, presso la chiesa di San Lorenzo in Torino.
Don Umberto era nato il 26 maggio 1951 a Racconigi, dove fu ordinato sacerdote il 30 ottobre 1977: con il suo paese manterrà sempre un forte legame in termini di amicizie e di interesse per la storia locale. Dopo aver conseguito il baccellierato in Teologia presso la sezione torinese della FTIS, a Milano aveva conseguito la licenza in Teologia, specializzandosi in ecclesiologia e in teologia fondamentale (in particolare, confrontandosi con la teologia fondamentale pratica di J.B. Metz).
Molteplici sono stati i contesti in cui don Umberto ha svolto il suo ministero. Fu vicario parrocchiale a Racconigi dal 1977 al 1980 (negli anni della sua specializzazione) e successivamente collaboratore parrocchiale presso la parrocchia S. Anna in Torino (1981-2003) e presso la Collegiata di Carmagnola (2003-2021). Dal 1976 al 1997 fu insegnante di religione presso diverse scuole statali di secondo grado. A partire dal 1982 e fino al 2005 fu addetto all’Ufficio Catechistico diocesano: proprio in questo contesto, inizialmente fu incaricato, prima della costituzione dell’ISSR, della formazione e della selezione degli insegnanti di religione, alla luce delle normative concordatarie che si andavano siglando in quegli anni. Successivamente, sempre nell’ambito del medesimo Ufficio, si spese per la formazione dei catechisti (in particolare, presso la Scuola di Cultura religiosa a Valdocco) e degli operatori pastorali. Dal 2005 al 2014 fece parte della Commissione diocesana per la formazione al diaconato permanente, in veste di incaricato degli studi: agli aspiranti diaconi aveva iniziato a insegnare dal 1993, fornendo i rudimenti introduttivi allo studio e come docente di teologia fondamentale. È stato membro sia dell’ATI (Associazione teologica italiana) sia dell’AMI (Associazione mariologica interdisciplinare). È stato, inoltre, dal 2006 consulente ecclesiastico regionale dell’UCIIM e membro del IX Consiglio presbiterale.
Il principale ministero don Umberto lo ha svolto in qualità di teologo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino: ne è stato docente (di ecclesiologia fino al 2004 e successivamente di teologia fondamentale) fin dalla sua fondazione nel 1985 e, ininterrottamente, fino al 2021, quando quella che in un primo momento si era configurata come temporanea interruzione della docenza se ne è infine rivelata la conclusione. Dell’ISSR è stato anche, per alcuni anni, vicedirettore.
La sua ricerca teologica (attestata dalla significativa bibliografia, specialistica e divulgativa, che alleghiamo) ha approfondito tematiche ecclesiologiche legate ai documenti del Vaticano II e, nell’ambito della teologia fondamentale, ha attraversato il pensiero di J.B. Metz e di J. Ratzinger, facendo proprie alcune suggestioni di H.U. von Balthasar, senza disdegnare l’attenzione per la declinazione pastorale delle intuizioni teologiche. La parabola dei suoi interessi teologici lo ha visto spaziare dall’interesse per il rinnovamento post-conciliare della Chiesa all’esigenza, soprattutto negli ultimi anni, di testimoniare in modo significativo la realtà di Dio all’interno del nostro contesto culturale.
Don Umberto ha investito molte risorse del suo ministero presbiterale nella formazione teologica del popolo di Dio, su svariati fronti, con il desiderio di trasmettere ai suoi interlocutori la ricerca di quella Verità, al cui servizio ha posto la sua intelligenza. L’ISSR di Torino custodisce la memoria grata della sua presenza e del suo insegnamento, assidui e allo stesso tempo riservati, consapevole di quanto tale assiduità sia stata capace di convivere silenziosamente con condizioni di salute via via più affaticate.
don Germano Galvagno, direttore ISSR Torino
Foto: gentile concessione de «Il Saviglianese»