Temi di Teologia fondamentale

Erogato per l’A.A 2024/2025
Ciclo di Specializzazione
Teologia morale

Temi di Teologia fondamentale
Codice Insegnamento: BS284
Anno di corso: 1
Semestre: 2
Tipo di insegnamento: Obbligatorio a scelta
Crediti: 3
Ore: 24
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Didattica formale/lezioni frontali
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

    • Sociale
Obiettivo:
Programma:

Il corso è dedicato al tema del riconoscimento, che ci si prefigge di indagare nella prospettiva di diverse discipline che se ne sono occupate, dalla filosofia alla sociologia, dalle neuroscienze alla psicoanalisi, dalla letteratura alla teologia. In questo senso un primo obiettivo del corso sarà quello di sperimentare la possibilità e la ricchezza di una indagine interdisciplinare o transdisciplinare, come raccomandato dalla Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium. Un secondo e principale obiettivo sarà quello di verificare la fecondità del tema per la teologia.

Il tema del riconoscimento attira oggi l’attenzione della ricerca della ricerca antropologica fondamentale. Infatti, l’esperienza del riconoscimento, in senso attivo, passivo e riflessivo (riconoscere, essere riconosciuto e riconoscersi), è esperienza originaria e originante dell’accesso all’identità del sé e all’alterità dell’altro e, dunque, esperienza strutturante della nostra umanità (o destrutturante e alienante nel caso di una storia di riconoscimenti mancati o parziali o distorti).

Ma il riconoscimento non riguarda solo la genealogia del soggetto. Esso, infatti, può essere anche considerato come categoria chiave dell’etica. In questa prospettiva il riconoscimento esprime la responsabilità radicale che lega un soggetto ad altri soggetti: il riconoscimento è ciò che devo ricevere dall’altro e che non posso darmi da me, ed è ciò che devo dare all’altro e che l’altro non può darsi da sé.

Inoltre, il riconoscimento è ritenuto da molti il cardine della teoria sociale e politica. Anche a questo livello ulteriore dell’intersoggettività umana esso si rivela cruciale. Le lotte relative all’identità e alla differenza, come per esempio i conflitti legati al razzismo e alle minoranze, possono essere utilmente interpretati in termini di teoria del riconoscimento.

L’ampiezza e la polisemia dell’idea del riconoscimento, che spazia tra l’antropologia fondamentale e l’etica, la teoria sociale e l’ontologia relazionale, come anche la varietà delle discipline che se ne occupano, testimoniano della complessità e dell’importanza di una categoria che appare dotata di una forte valenza unificante per la globalità dell’esperienza umana. Ma se esso è così determinante per l’umanità dell’uomo, non può rimanere estraneo all’esperienza della fede che pretende di essere l’esperienza decisiva dell’umano. Sorgono dunque le domande che costituiscono l’obiettivo fondamentale della ricerca: esiste e, nel caso, quale è il collegamento tra il riconoscimento e la fede? Si può interpretare la coscienza credente e addirittura la fede cristiana in termini di riconoscimento? Si può pensare a una etica cristiana nella prospettiva del riconoscimento?


Avvertenze:
Bibliografia:

Benjamin J., Il riconoscimento reciproco. L’intersoggettività e il terzo, Raffaello Cortina, Milano 2019; Benjamin J., L’ombra dell’altro. Intersoggettività e genere in psicanalisi, Bollati Boringhieri, Torino 2006; Boitani P., Riconoscere è un dio. Scene e temi del riconoscimento nella letteratura, Einaudi, Torino 2014; Böttigheimer C., Riconosciuti da Dio. Il contributo della fede alla formazione della personalità, Queriniana, Brescia 2021;

Ceragioli F., «Il cielo aperto» (Gv 1,51). Analitica del riconoscimento e struttura della fede nell’intreccio di desiderio e dono, Effatà, Cantalupa (To) 2012Cortella L., L’“ethos” del riconoscimento, Laterza, Bari-Roma 2023; Crespi F., Identità e riconoscimento nella sociologia contemporanea, Laterza, Bari 2004; Hodžić M., La genesi della fede. La formazione della coscienza credente tra essere riconosciuto ed essere riconoscente, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2009; Honneth A., Lotta per il riconoscimento. Proposte per un’etica del conflitto, Il Saggiatore, Milano 2002; Honneth A., Reificazione. Uno studio in chiave di teoria del riconoscimento, Meltemi, Roma 2007; Honneth A., Riconoscimento e disprezzo. Sui fondamenti di un’etica post-tradizionale, Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz) 1993; Honneth A., Riconoscimento. Storia di una idea europea, Feltrinelli, Milano 2019; Onnis L. (ed.), Una nuova alleanza tra psicoterapia e neuroscienze. Dall'intersoggettività ai neuroni specchio. Dialogo tra Daniel Stern e Vittorio Gallese, Franco Angeli, Milano 2015; Ricoeur P., Percorsi del riconoscimento, Raffaello Cortina, Milano 2005; Ricoeur P., Sé come un altro, Jaca Book, Milano 1993; G. Rizzolatti – C. Senigaglia, Specchi nel cervello. Come comprendiamo gli altri dall'interno, Raffaello Cortina, Milano 2019; G. Rizzolatti – C. Senigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina, Milano 2005; Sequeri P., L’umano alla prova. Soggetto, identità, limite, Vita e pensiero, Milano 2002; Stern D.N., Il mondo interpersonale del bambino, Bollati Boringhieri, Torino 1987; Stern D.N., Il momento presente. In psicoterapia e nella vita quotidiana, Raffello Cortina, Milano 2005; The Boston Change Process Study Group, Il cambiamento in psicoterapia, Raffaello Cortina, Milano 2012; Theobald C., Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità, vol. 1, EDB, Bologna 2009; Verweyen H., La Parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 2001.