Teologia pratica

Erogato per l’A.A 2024/2025
Ciclo di Specializzazione
Teologia morale

Teologia pratica
Codice Insegnamento: BS281
Anno di corso: 1
Semestre: 1
Tipo di insegnamento: Obbligatorio a scelta
Crediti: 3
Ore: 24
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Didattica formale/lezioni frontali
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

    • Sociale

Docenti

Obiettivo:

In linea con l’indirizzo di specializzazione, il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per abitare con maggiore consapevolezza le grandi sfide e le trasformazioni che toccano l’esperienza cristiana ed ecclesiale odierna. Illuminando in particolare quattro fronti della trasformazione: la crisi delle forme tradizionali di iniziazione ed educazione alla fede; la disarticolazione della tradizionale presenza della Chiesa tra la gente (il reticolo parrocchiale); il cantiere delle nuove ministerialità e il forte ridimensionamento del ministero ordinato; la fine della forma culturale del “cattolicesimo sociale” e il bisogno di nuove rappresentazioni per immaginare il futuro della esperienza cristiana nel mondo urbano e digitale.

Itinerario

Le tappe: il recupero della storia (la teologia pastorale come si è costruita, con un fuoco particolare sul secolo XX e sul concilio Vaticano II e la sua recezione), indagando il suo funzionamento epistemologico (la teologia pastorale come pensa), indicando i prodotti del suo pensiero (la teologia pastorale come riflette sulla pastorale). Sono le tre parti del corso: storica, fondamentale, tematica.

Ascoltare: la parte storica. La nascita della disciplina, sostanzialmente giuridico-applicativa (S. Rautenstrauch); una prima declinazione teologica: A. Graf (teologia pratica di stampo trascendentale, ripresa da K. Rahner). I quattro eventi che nel XX secolo hanno costruito il volto attuale della TP: (1.) l’ingresso delle scienze sociali (azione e linguaggio), in ambito nordeuropeo, e la possibilità di elaborare un metodo di approccio critico e di lettura scientifica della pratica cristiana; (2.) la Mission de France ( e tutto il suo laboratorio ecclesiologico) e la scoperta che l’agire della Chiesa non è spontaneo e innato, ma è una dimensione del legame sociale che può essere programmata e ragionata (la nascita del paradigma della secolarizzazione); (3.) il concilio Vaticano II con la tematica dell’aggiornamento e l’idea di pastorale, e la scoperta di un magistero capace di immaginare e costruire la Chiesa (linguaggio: SC; memoria: DV; struttura: LG; con-fini: GS): l’ingresso del tema di una riforma della Chiesa e della sua pastorale; (4.) la strutturazione della teologia pastorale all’interno del sapere teologico, come disciplina teologica a tutto tondo, con il compito di fornire gli strumenti per comprendere la vita cristiana del popolo di Dio che abita la storia (pensiero critico, ermeneutico, immaginativo).

Discernere: la parte analitica, ermeneutica ed epistemologica. Natura e compiti della Teologia Pastorale. [1.] Il concetto di legame come strumento di comprensione della pratica, e quindi anche della pratica cristiana. Lo spazio sociale e le culture come gli universi dentro cui “emerge” l’esperienza cristiana. [2.] Lo studio del legame: l’originalità di una teologia che è ermeneutica dello spazio sociale e simbolico (della cultura). [3.] Le dimensioni del legame, antropologiche (trasmettere, istituire, abitare), teologiche ed ecclesiogenetiche (evangelizzare, raccogliere/inviare, educare/trasfigurare). [4.] Le rappresentazioni del legame (il legame come si raffigura, perché ha bisogno di rappresentazioni, e come le costruisce), tra metafore, modelli e paradigmi (con i loro fondamenti assiologici: antropologico, dialettico, kerigmatico).

Immaginare: parte tematica. La scoperta degli ingredienti del legame ecclesiale porta come conseguenza il passaggio ad una immaginazione del loro funzionamento e delle loro possibili declinazioni. Entriamo così nella parte più attuale e determinata del corso, che intende mettere a fuoco gli obiettivi che il corso si è dato: la crisi e la trasformazione dei processi abituali di trasmissione della fede (l’IC); l’evoluzione della struttura parrocchiale e quindi l’evoluzione dei processi di localizzazione della chiesa; il mutamento della figura delle comunità cristiane, dei ruoli e dei ministeri incaricati di animarle (a partire dalla trasformazione in atto della figura presbiterale); l’incertezza della figura / rappresentazione di chiesa verso la quale indirizzarci (la sorte del cattolicesimo popolare, l’urgenza dell’istanza missionaria ed evangelizzatrice).


Programma:

Dopo una introduzione che intende mostrare le ragioni non soltanto archeologiche ma genetiche di una disciplina nata soltanto 250 anna fa (e il suo legame con la nascita delle scienze sociali), il corso si concentra sul XX secolo. Il meticciato culturale provocato dalle due guerre mondiali accende dentro la teologia pastorale il bisogno di nuovi approcci alla realtà. Si apre così il grande capitolo del rapporto tra scienze sociali e teologia: il confronto a livello epistemologico, il bisogno di strumenti per leggere la pratica, il fascino della modellizzazione culturale. Seguirà poi un’analisi delle principali svolte vissute dalla disciplina, tesa tra l’aggiornamento innescato dal Vaticano II e le fratture a livello metodologico accese dalla rivoluzione culturale del ’68: verranno analizzate le principali correnti della svolta empirica e della svolta critica, nelle loro diverse declinazioni (teologie politiche e liberazioniste, teologie della cultura). Si metterà a fuoco il progressivo emergere di un consenso intorno ad una declinazione ermeneutica e linguistica della teologia pastorale. Arriveremo così a definire l’identità della teologia pastorale e il suo metodo, riassunto nella triplice operazione ermeneutica “ascoltare, discernere, immaginare”: l’ascolto (della nostra memoria cristiana, delle tradizioni degli uomini, del presente …); l’interpretazione in vista di una decisione (il discernimento); l’immaginazione come capacità di costruire il nostro corpo sociale attorno alle visioni che la fede per leggere l’azione dello Spirito dentro il quotidiano della nostra storia. Scopriremo le radici di questa metodologia nella tradizione ermeneutica (il paradigma di interpretazione spirituale delle sante Scritture: subtilitas intelligendi, interpretandi, applicandi).


Avvertenze:
Bibliografia:

A. Granados, La casa costruita sulla sabbia. Manuale di teologia pastorale, Edusc, Roma 2022; A. Join Lambert, Entrer en théologie pratique, Presses Universitaires de Louvain, Louvain la Neuve 2018; C. TheobaldUrgences pastorales. Comprendre, partager, réformer, Bayard, Paris 2017 (tradotto da EDB); H. HaslingerPastoraltheologie, Schöningh, Paderborn 2015; La teologia pastorale oggi. I Laterani, Lateran University Press, Roma 2010; M. MidaliTeologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 2010; B. SevesoLa pratica della fede, Glossa, Milano 2010; Precis de Théologie Pratique, L’Atelier – Novalis – Lumen Vitae 2007; N. MetteEinführung in die katholische Praktische Theologie, Wissenschaftliche Buchgesell-schaft, Darmstadt 2005; The Blackwell Reader in Pastoral and Practical Theology, 2000;